L’ osteopatia è una disciplina che,
diversamente dalla medicina tradizionale occidentale, rientra nella medicina
olistica che considera l’essere umano nella sua globalità, come unione di
mente, corpo e spirito.
Laddove la medicina
tradizionale calca il campo della super specializzazione in ogni branca
riguardi le affezioni del corpo umano
(si veda la cardiologia, la pneumologia, la gastroenterologia, l’
ortopedia, ..) e ne ricerca ogni singola alterazione per porne rimedio, l’ osteopatia, pur rimanendo focalizzata
sulle basi anatomo-fisiologiche dell’ organismo, ha l’intento di proporre una visione d’insieme
che ricerchi le cause primarie della singola problematica, convinta che il
corpo sia un sistema complesso che presenti proprietà superiori a quelle della
somma dei suoi componenti.
L’osteopata,
infatti, dopo un’ attenta anamnesi e valutazione del paziente, tramite test ed
esame obiettivo, si focalizza sulla causa della problematica che spesso è
lontana dalla sede che reca il dolore e per la quale si è giunti a visita, si
parla infatti di un approccio causale e
non sintomatico.
Questo
concetto rientra nel principio di globalità secondo cui
ogni singolo componente del corpo è parte integrante dell’Unità e viceversa,
quindi ogni informazione che giunge ad una parte del corpo in realtà giunge a
tutto il sistema. L’ osteopata ha come strumento terapeutico le sue mani, con
le quali ricerca le zone di restrizione di mobilità che sono causa dello
sviluppo di blocchi muscolo-scheletrici, di tensioni viscerali e
cranio-sacrali. Sempre con tecniche manuali, lavora su suddette zone per
riportarle alla funzionalità fisiologica sfruttando il secondo principiodell’ osteopatia che è quello di autoguarigione
dell’ organismo, aiuta cioè a ripristinare l’ equilibrio dell’ organismo
fornendo degli input di correzione. Il terzo
principio è quello della interrelazione
struttura-funzione : una gastrite crea un blocco vertebrale che, a sua
volta, mantiene lo stomaco in disfunzione; ciò dimostra che tutti i sistemi, muscolo-scheletrico,
viscerale e cranio-sacrale, sono in
comunicazione tra loro.
L’osteopata,
dunque, attraverso l’uso delle proprie mani, ha il compito di trovare le
restrizioni di mobilità e di ridare mobilità alle strutture: dove c’è
movimento, c’è regolare afflusso sanguigno, dunque c’è salute!
L’Osteopatia, grazie proprio ai
principi su cui si basa, interviene su persone di tutte le età, dal neonato
all’anziano, alla donna in gravidanza.
Le opportunità di intervento possono
spaziare nell’ ambito:
- Ortopedico (lombalgie, sciatalgie, cruralgie, cervicalgie, periartriti, coxartrosi, gonalgie, etc)
- Pediatrico (problemi di suzione, coliche, reflussi, otiti, plagiocefalie posizionali, torcicollo miogeno, etc)
- Ginecologico (amenorree, dismenorree, dolori mestruali, reflusso e lombalgia in gravidanza, etc)
- Sportivo (distorsioni, meniscopatie, epicondiliti, strappi muscolari, etc)
- Geriatrico (disturbi della postura, incontinenza, etc)
- Ortodontico (coadiuvando il lavoro dell’ ortodontista sugli apparecchi sia fissi che funzionali e sui bite, sui blocchi mandibolari, sul bruxismo etc)
- Viscerale (gastrite, reflusso, colon irritabile, stipsi, diarrea, incontinenza e ritenzione urinaria, etc)
- Circolatorio (cefalea, emicrania, vertigini, pesantezza addominale e degli arti inferiori, etc)
- Nonché su traumi e disfunzioni ove non vi siano lesioni gravi della struttura.
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